Apicoltura: progetti e prospettive per il futuro
La Commissione Agricoltura ha proposto al Parlamento Europeo un piano di sviluppo che prevede 47 milioni di euro in più a sostegno del settore. È guerra alle contraffazioni e alla scarsa qualità del miele!
Buone notizie per gli apicoltori di tutta Europa: la Commissione Agricoltura dell’Unione Europea ha proposto un programma di sviluppo per il settore Apicoltura, puntando soprattutto alla qualità dei prodotti e alla lotta contro la contraffazione del miele. Il Parlamento Europeo ha approvato la prima bozza di risoluzione, ponendo l’accento anche sulle condizioni di salute delle api.
La proposta prevede un aumento del 47% circa dei finanziamenti europei destinati all’Apicoltura, che si tradurrebbe in una cifra di 47 milioni di euro, in parallelo all’aumento delle risorse apistiche. In questo modo sarà possibile garantire maggior sostegno al settore, che da solo assicura un reddito primario o secondario a oltre 500mila cittadini risiedenti nell’Unione Europea.
Per quanto riguarda l’aspetto strettamente economico, invece, si stima che l’Apicoltura sia fonte di circa 14 miliardi di euro annui in termini di valore di mercato, per questo motivo si mostra essenziale provvedere alla salvaguardia dell’ecosistema. Solo la tutela dell’ambiente e della biodiversità garantirà alle api un habitat sicuro nel quale potersi riprodurre e procedere ai naturali processi di impollinazione.
Per evitare problemi legati anche all’invasione di specie non locali, l’Unione Europea sta discutendo anche sulla possibilità di creare una piattaforma informatica comune per la condivisione di informazioni sulle soluzioni da adottare. In questo modo gli allevatori potranno avere accesso alle indicazioni sull’utilizzo di farmaci e processi produttivi che possano danneggiare o essere d’aiuto alle api.
Lotta alla contraffazione del miele
Tra i punti fermi della proposta approvata dall’Unione Europea vi è, per l’appunto, la lotta alla contraffazione del miele, che ne inficia notevolmente la qualità. Secondo la bozza di risoluzione, infatti, tutti gli operatori non europei che provino in qualche modo a proporre miele adulterato o che usino mezzi non consoni, devono necessariamente adeguarsi alle norme previste dall’Unione Europea.
Il Parlamento, inoltre, ha invitato la Commissione a incoraggiare, incrementare e sviluppare metodi d’analisi in grado di rilevare la provenienza del miele, come la NMR-Risonanza Magnetica Nucleare. Le autorità sono invitate anche a maggiori controlli sulla sicurezza alimentare e all’applicazione di etichette alimentari più chiare ed esaustive.
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