Il Glutine fa davvero Male al Cuore? La Smentita

   

Il Glutine fa davvero Male al Cuore? La Smentita

Tempo fa si era diffusa la notizia che il glutine potesse provocare danni al cuore, ma gli esperti tranquillizzano i consumatori: l’importante è seguire un’alimentazione adeguata

Il Glutine fa davvero Male al Cuore? La Smentita

 

Negli ultimi anni si è diffusa una vera e propria repulsione verso il glutine e i cibi in cui è contenuto: farine, pasta, lievitati e così via sono stati banditi da molte tavole, comprese quelle dei soggetti che non hanno mai manifestato particolari intolleranze alimentari.

Le cause sono da ricercare in un’eccessiva preoccupazione nei confronti di questa sostanza, e dalle bufale secondo cui il glutine sia alla base di problemi all’apparato digerente e cardiovascolare. In verità il glutine è sì fonte di disagi e disfunzioni, ma soltanto per i soggetti intolleranti, chi non manifesta problemi del genere, invece, farebbe bene a seguire una dieta che comprenda anche alimenti a base di glutine, senza rischiare di privare l’organismo di sostanze importanti. Ma vediamo su cosa si basa questa fobia del glutine e dei cibi affini.

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Glutine: fa davvero male al cuore?

Sono recenti le dichiarazioni di grandi divi del cinema secondo i quali un’alimentazione priva di glutine riduca il rischio di malattie cardiovascolari perché “il glutine fa male al cuore”. Gli esperti, tuttavia, smentiscono categoricamente, affermando che una dieta senza glutine potrebbe far male a chi non soffre di celiachia. Viceversa, i soggetti celiaci sono chiaramente tenuti ad eliminarlo dalle proprie tavole. Una dieta forzatamente gluten-free, inoltre, rischia di introdurre nell’organismo sostanze come zuccheri e amidi in eccesso, che potrebbero causare altri problemi fisiologici.

Secondo quanto pubblicato sul British Medical Journal, evitare forzatamente il glutine riduce il consumo di cereali integrali, e di conseguenza potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. D’altro canto, però, le indagini scientifiche dimostrano che non esiste differenza rilevante tra soggetti celiaci e non nel manifestare disturbi all’apparato cardiaco e cardiovascolare. Il suggerimento dei medici, dunque, è quello di evitare diete gluten free se non costretti da reale patologia, la celiachia, per l’appunto, e di somministrare al proprio organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno, senza particolari privazioni.

Negli ultimi anni si parla di una gluten-psicosi che può rientrare tra i disturbi psichici più recenti: molti soggetti associano l’eliminazione del glutine a presunte irritazioni intestinali, affidandosi a metodi d’indagine sulle intolleranze non sempre affidabili. C’è da riconoscere che una lieve intolleranza al glutine non voglia dire necessariamente celiachia, è opportuno saper distinguere tra patologia e psicosi.

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