Api in Via di Estinzione: Quali sono i Rischi?

Da qualche tempo gli ecologisti di tutto il mondo hanno lanciato l’allarme estinzione delle api: se scomparissero ci sarebbero gravi conseguenze per il pianeta. Scopriamo tutti i rischi legati alla moria delle api

Carestie, perdite economiche, raccolti in rovina: sono solo alcune delle gravi conseguenze provocate da un’eventuale e definitiva moria delle api. Già da qualche anno, infatti, gli ambientalisti e gli apicoltori di tutto il mondo hanno lanciato l’allarme relativo ad una drastica diminuzione di esemplari d’ape, gli insetti impollinatori essenziali per il ciclo vitale del pianeta.

Grazie alle api, infatti, piante e fiori possono riprodursi assicurando raccolti e ovviamente anche introiti economici.

Negli ultimi anni l’Unione Europea ha subito una riduzione pari a circa il 50% degli alveari, cifra che in Italia raggiunge una percentuale del 20-30%. Le api contribuiscono da sole alla riproduzione di circa 39 specie vegetali sulle 57 più comuni e remunerative, un danno economico che negli Stati Uniti arriverebbe anche ai 15 miliardi di dollari.

Alla base del problema vi sono diversi fattori, tutti riconducibili a cause umane:

• I cambiamenti climatici: l’innalzamento delle temperature altera gli equilibri di flora e fauna, provocandone anche l’estinzione.
• L’uso di pesticidi: alcune sostanze utilizzate per allontanare insetti e parassiti dai raccolti finiscono per danneggiare anche gli impollinatori, essenziali invece per i raccolti.
• Malattie: anche le api possono ammalarsi, anche in seguito ai cambiamenti ambientali. Naturalmente i danni subiti dalle api colpiscono sia le popolazioni selvatiche, le cosiddetta apoidee, che costituiscono la maggioranza delle api viventi, sia gli esemplari da apicoltura, destinate anche alla produzione di miele.

Alcuni studiosi hanno notato che la presenza di alveari e habitat naturali a poca distanza da coltivazioni ed aziende agricole, ne incrementa fortemente la produzione, arrivando anche all’80% in più del normale. Perdere questo potenziale in seguito ad un’eventuale e preoccupante estinzione, significherebbe dover rinunciare ad un settore sempre prolifico per l’economia di molti paesi.

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“Se le api si estinguessero, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”

Anni fa anche Albert Einstein affermò che “Se le api si estinguessero, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”; una frase forse catastrofica, ma pensiamo alla diminuzione della produzione agricola: mercati ed negozi di alimentari sarebbero drasticamente svuotati, popolazioni che vivono di agricoltura rischiano la povertà e grandi aziende potrebbero chiudere i battenti, giusto per elencare alcune delle probabili conseguenze.

Certo, non tutte le piante commestibili si estinguerebbero, ma la produzione sarebbe sicuramente ridotta e il fabbisogno alimentare non coperto e soddisfatto del tutto.

La preoccupazione più grande di agricoltori ed apicoltori, tuttavia, è il rischio d’estinzione dell’Apis mellifera, molto diffusa in Europa, Asia ed Africa. Questa specie è impiegata non solo per l’impollinazione, ma anche e soprattutto per la produzione di miele. Oltre a condurre uno stile di vita più consono e improntato al rispetto dell’ambiente, all’interno delle città e nei contesti urbani sarebbe opportuno ricostruire piccole zone utili a preservare la biodiversità, aree verdi in cui gli insetti impollinatori possano riprodursi e ritrovare equilibrio.

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